Solidarity Messages for the 10 September Prisoners
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GERMANY

Marxistisch-Leninistische Partei Deutschlands - MLPD
Zentralkomitee
Internationalismusabteilung

 

24. 10. 07

An die

MLKP Türkei/Nordkurdistan

Liebe Genossinnen und Genossen!

Wir stehen in dem Prozess, den das türkische Regime am 26. 10. gegen 23 revolutionäre politische Gefangene eröffnet, solidarisch an eurer Seite.

Weil sie für Freiheit und gegen Ausbeutung und Unterdrückung kämpfen, wurden sie vom türkischen Staat verhaftet, gefoltert und sollen jetzt nach dem sogenannten „Antiterrorismus-Gesetz" abgeurteilt werden.

Dieses Gesetz, das sich gegen jegliche demokratische, fortschrittliche und revolutionäre Opposition richtet, ist selbst Ausdruck des Staatsterrors.

Unter dem Vorwand des Kampfs gegen den Terrorismus wird in Europa ein massiver Abbau demokratischer Rechte und Freiheiten und eine Faschisierung der Staatsapparate betrieben, deren Speerspitze sich gegen die revolutionäre Arbeiterbewegung richtet. Das Vorgehen in den Niederlanden gegen den philippinischen Marxisten-Leninisten Jose Maria Sison im August 07 brachte dies deutlich zum Ausdruck. Auch das Vorgehen des türkischen Regimes steht in engstem Zusammenhang mit der verschärften Faschisierung der Staatsapparate in der EU und ist nicht denkbar ohne Abstimmung mit den imperialistischen EU-Staaten. Wir wenden uns entschieden dagegen, dass in Deutschland und anderen EU-Ländern Marxisten-Leninisten, Revolutionäre, Antifaschisten und Demokraten aus der Türkei und Kurdistan, die hier seit Jahren leben, überfallartig verhaftet und kriminalisiert werden und versucht wird, sie in die Folterkeller des türkischen Regimes abzuschieben.

Das richtet sich gegen die Massen, die in Europa zunehmend aufbegehren gegen das kapitalistische System und ihrer Suche nach einer gesellschaftlichen Perspektive. Das ist der Hintergrund der sogenannten 'Anti-Terror-Gesetze' und ‚Anti-Terror' - Listen zur Verfolgung revolutionärer Kräfte des nationalen und sozialen Befreiungskampfes, Marxisten-Leninisten und Revolutionären, der faschistoiden Ächtung von kommunistischen Parteien und Jugendorganisationen in verschiedenen europäischen Ländern und der politischen Maßregelung von kämpferischen und der Sympathie mit dem Marxismus-Leninismus verdächtigen Arbeitern.

Wir sind jedoch überzeugt, dass die staatlichen Repressionen die Massen nicht aufhalten können. Vielmehr werden sie ihre Illusionen über das kapitalistische Ausbeuterregime verlieren!

Sofortige Freilassung der politischen Gefangenen!

Proletarier aller Länder, vereinigt Euch!

Mit solidarischen und revolutionären Grüßen

für das ZK der MLPD

Stefan Engel

 

* * * * *

ITALY

Comitati d'Appoggio alla Resistenza - per il Comunismo (Italia)
Direzione Nazionale - Settore Relazioni Internazionali

 

Solidarietà con i comunisti turchi

Il Dipartimento Internazionale del Partito Comunista Marxista Leninista di Turchia e Nord Kurdistan, (MLCP) invia questa richiesta di manifestazione di solidarietà. Aderiamo alla richiesta dei compagni turchi e invitiamo a aderire tutti i comunisti, i rivoluzionari e gli antimperialisti. Coloro che intendono sottoscrivere il documento dei compagni turchi possono utilizzare la versione inglese riportata in allegato.

CARC - Settore Relazioni Internazionali

Cari compagni e amici,
in occasione del processo a 23 comunisti imprigionati dopo un'operazione condotta contro il nostro partito, chiediamo alle forze comuniste e rivoluzionarie di esprimere solidarietà verso questi compagni che rischiano la condanna. Potete farlo firmando la dichiarazione sottostante. Vi preghiamo di mandarne una copia a noi e un'altra agli indirizzi sotto riportati:

MLCP Turkey/Northern Kurdistan : info@mlkp.info

President of the Republic: abdullah.gul@tbmm.gov.tr Prime Minister Tayyip Erdoðan: bimer@basbakanlik.gov.tr, bilgi@basbakanlik.gov.tr Minister of Justice Mehmet Ali Sahin: mehmet.sahin@tbmm.gov.tr President of the human rights commission Prof. Dr. Hasan T. Fendoglu:
ihb@basbakanlik.gov.tr

 

I comunisti condannano il fascismo turco

I comunisti imprigionati nel settembre 2006 con l'operazione internazionale diretta contro il MCLP chiamata "Gaye" saranno portati davanti alla corte il 26 ottobre 2007.
Chi condanna chi?
I comunisti sono condannati perché lottano per un mondo senza classi e sfruttamento, per un futuro libero è una vita felice e dignitosa. Sono protagonisti attivi nella marcia storica in Turchia e Nord Kurdistan, e costruiscono la storia. Vengono dal Kurdistan, difendono la libertà della nazione curda di costruire uno stato e l'eguaglianza dei diritti delle nazioni. Vengono dalle regioni povere e sono simbolo della guerra antifascista dei lavoratori. Vengono dalle scuole e portano l'energia dei giovani. Vengono dalle fabbriche e dagli altri posti di lavoro, da aree e distretti lavorativi, dai sindacati, dagli scioperi e dalla resistenza della classe operaia; hanno innalzato la lotta per la liberazione sociale. Vengono dagli scioperi della fame fino alla morte e dalla resistenza nelle prigioni e nei centri di tortura; mostrano il coraggio di quelli che hanno innalzato la dignità della rivoluzione e del socialismo. Vengono dalle barricate, dalle rivolte, dalle occupazioni, dai centri di vita sociale e di resistenza. Vengono dai momenti più alti della lotta degli operai, dei lavoratori, delle donne, dei giovani e di tutti gli oppressi. Ecco perché devono fare fronte agli attacchi della dittatura coloniale fascista turca, sono gettati in prigione e sono condannati dalle corti. Sono condannati perché sono rappresentanti degli interessi e dell'onore di turchi, curdi, laz, arabi e armeni. Tuttavia il potere del regime coloniale fascista e i suoi sforzi per nascondere la verità non bastano a condannare i comunisti davanti alla storia e al cuore del popolo. L'ultima parola è sempre quella di chi combatte per la resistenza!
I colpevoli sono la dittatura coloniale fascista e l'attuale sistema barbarico di sfruttamento, e sono loro a dover essere condannati, Giudici e corti fantoccio non possono condannare i comunisti.
Il fascismo e le classi dominanti reazionarie sono colpevoli perché hanno condannato le popolazioni di Turchia e Nord Kurdistan alla povertà e alla miseria. Sono colpevoli perché hanno annesso e occupato il Kurdistan, condotto senza pietà la guerra sporca e mandato a morte i giovani del popolo per i loro sporchi obiettivi. Sono colpevoli perché hanno avvelenato la gente con lo sciovinismo e il razzismo, demolito le loro case, distrutto il loro futuro e condotto alla distruzione della natura e dell'ambiente. Sono colpevoli perché hanno soffocato nel sangue le rivendicazioni di libertà, uguaglianza e giustizia della classe operaia e degli oppressi e hanno ucciso i coraggiosi uomini e donne del popolo.
Perciò i comunisti chiedono conto di tutto ciò. Sulla base dei diritti storici e sociali e della legittimità d'azione che hanno acquisito, emettono una condanna vera in nome del proletariato e degli oppressi. Le classi dominanti possono imprigionare i comunisti ma non distruggere i loro ideali e le loro lotte e nemmeno la nostra marcia vittoriosa. Non possono uccidere la loro speranza! E oggi i comunisti continuano con determinazione la loro marcia. Sono la speranza della classe operaia e degli oppressi. È una speranza che non si può distruggere, è una marcia verso la vittoria che non si può arrestare. È una speranza che procede sulla via della rivoluzione d'Ottobre e diventerà vittoria.
Il 26 ottobre quelli che devono essere condannati di fatto condanneranno. In questo momento storico i comunisti si difendono e si uniscono nella lotta nella corte del fascismo e nelle strade e condannano la dittatura fascista coloniale.
Noi sosteniamo i nostri compagni e amici della Turchia e del Nord Kurdistan in questa grande lotta in difesa della rivoluzione e del socialismo, e perciò qui esprimiamo loro la nostra solidarietà internazionalista.

Viva l'internazionalismo proletario!
Viva la nostra lotta per la rivoluzione e per il socialismo!

 

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CHILE

Secretariado Político del Comité Central del
Partido Comunista Chileno(Acción Proletaria)
PC(AP)

(version cortada)

Santiago 18 de octubre de 2007

LIBERTAD PARA LOS CAMARADAS DE TURQUÍA.

Las fuerzas democráticas, de izquierda y comunistas en todo el mundo, estamos alertas y movilizados frente al juicio político, que lleva adelante el gobierno reaccionario de Turquía contra 23 comunistas. El 26 de octubre es el día marcado para el juicio, desde Chile, donde existe una larga experiencia y conocimiento en torno a juicios prefabricados, de carácter ideológicos y políticos, tanto de los que se llevaron a cabo durante la dictadura fascista, y de los que hoy se llevan a cabo en "democracia", expresamos resueltamente:

1.-Nuestra solidaridad con los enjuiciados de Turquía/Kurdistan del Norte.
2.-Nuestra exigencia al gobierno de Turquía para que ponga en libertad, sin condiciones a todos los presos políticos y termine con la falsa y montaje del juicio a los 23 comunistas
3.-Nuestro estado de alerta y decisión de tomar diversas medidas de difusión, organización y movilización de amplios sectores democráticos, progresistas, revolucionarios y comunistas, hasta lograr el objetivo de la libertad de los 23 comunistas enjuiciados por luchar por el socialismo.

Con el compromiso de defender la vida y la libertad de los 23 camaradas
presos en Turquía y con saludos comunistas.

Secretariado Político del Comité Central del
Partido Comunista Chileno(Acción Proletaria)
PC(AP)


 

 

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